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Il miele millefiori: caratteristiche e proprietà
Una tipologia di miele molto diffusa sulle nostre tavole è sicuramente il miele millefiori.
Esso si distingue dal miele monoflora per il fatto che è prodotto dalla
naturale miscelazione all’interno dell’alveare del nettare raccolto
dalle api. Non c’è, quindi, una tipologia floreale preminente, ma si
possono trovare sapori e caratteristiche di svariati tipi di fiori.
Tuttavia, il miele millefiori presenta caratteristiche peculiari
derivanti dal luogo in cui viene prodotto, dal diverso nettare raccolto e
anche dall’annata di produzione.
Caratteristiche del miele millefiori
Il miele millefiori non ha un unico luogo di produzione,
ma può essere prodotto sia in montagna che in collina e in pianura,
dove si trovano fiori di vario tipo. Per questo motivo, in base alla
zona di raccolta, esso può presentare delle unicità a livello di sapore e profumo,
ma anche di proprietà. In base al nettare raccolto, infatti, il miele
millefiori avrà caratteristiche diverse. Ciononostante, esso può essere
suddiviso in due macro-categorie in base al periodo di produzione:
- miele millefiori chiaro: esso è più chiaro e trasparente, dal sapore più delicato, dolce e meno intenso. Tende a cristallizzare dopo alcuni mesi dal raccolto ed è prodotto nel periodo primaverile, fino a giugno-luglio.
- miele millefiori scuro: scuro o ambrato, presenta un sapore più deciso, con un retrogusto più o meno amarognolo. Ricorda molto la melata e il castagno. Tende a mantenere una consistenza più cremosa e a cristallizzare più lentamente. Viene prodotto in tarda estate.
Attenzione alla qualità
A livello nutrizionale, il miele millefiori risulta più completo
rispetto ai mieli monoflorali, in quanto contengono pollini provenienti
da diversi tipi di fioriture. Ciò di solito non è vero per i mieli
industriali, che spesso vengono filtrati dal polline. Per questo motivo,
è consigliato scegliere un miele grezzo e che non abbia subito
lavorazioni di alcun genere.
Proprietà benefiche
Il miele è naturalmente ricco di minerali e antiossidanti, più numerosi nei mieli millefiori di colore scuro. È utile nel trattamento di stati influenzali, aiuta a placare la tosse e svolge funzioni antibatteriche. È una preziosa fonte di energia,
utile per sportivi, bambini, gestanti, persone convalescenti e anziani.
Secondo alcuni studi, inoltre, il miele millefiori sarebbe utilissimo per contrastare le allergie stagionali.
Assumendone piccole dosi, le persone hanno riscontrato un miglioramento
delle reazioni del proprio corpo. Questo miele è utile anche per l’intestino e l’apparato digerente.
Può eliminare gli stati di costipazione, bilanciare i livelli batterici
e migliorare l’efficienza generale dell’assorbimento dei nutrienti.
Inoltre, è apprezzato anche per la depurazione del fegato e per
migliorare la circolazione. Infine, è anche un ottimo alleato di pelle e capelli.
Grazie ai suoi antiossidanti, può migliorare l’aspetto e la tonicità
della pelle, ridurre le infiammazioni e favorire il processo di
cicatrizzazione.
Il miele di tiglio: caratteristiche e proprietà
Giugno è il mese centrale della fioritura di un’altra importante
fonte nettarifera per le api, da cui si produce un miele molto
apprezzato sia per il suo gusto che per le sue svariate proprietà
benefiche: il miele di tiglio.
Un’importante presenza nel Nord-Italia
Esso viene ricavato dai fiori dell’omonima pianta, molto diffusa nella nostra penisola, soprattutto nell’arco alpino, fino a 1500 metri, e nella Pianura Padana.
Proprio in queste zone, soprattutto nella regione del Piemonte, è
possibile ricavare un miele di tiglio monoflora, anche se il rischio
della contaminazione con il castagno è comunque molto frequente. Il suo
periodo di fioritura va da maggio a luglio. Esso rappresenta una fonte nettarifera importantissima per le api, mentre il contributo in termine di polline è pressoché irrilevante.
Il tiglio, una pianta storica
può trovare sia nella sua versione “selvatica” (Tilia Cordata) sia come albero ornamentale (Tilia Platyphyllos e Tilia americana) molto diffuso in parchi, giardini, viali e terreni collinari. È una pianta molto longeva,
vive mediamente oltre i 250 anni, ma ci sono molti esemplari anche più
vecchi. Ne è un esempio il famoso tiglio che si trova nel
Glouchestershire, in Gran Bretagna, il quale è stato stimato avere più
di 2000 anni. Senza andare troppo lontano, però, è da segnalare che
anche noi in Italia possiamo vantare un tiglio centenario. Più
precisamente, questa pianta si trova nei pressi di Macugnaga, in
Piemonte, e la sua età è stimata essere circa 800 anni.
Il tiglio può raggiungere anche altezze considerevoli, dai 20 ai 40 metri, ed è facilmente riconosciuto grazie ai tipici fiori bianco-giallognoli dall’intenso e gradevole profumo.
Ha anche una storia molto particolare: nell’antichità, le popolazioni nordiche lo ritenevano una pianta sacra,
venerato durante cerimonie e rituali e visto come simbolo di longevità.
Presso gli antichi greci, esso era consacrato alla figura di Afrodite,
strettamente collegato all’amore coniugale e all’universo femminile.
Le caratteristiche del miele di tiglio
Il miele di tiglio si presenta in una colorazione piuttosto chiara,
ambrata, con la possibilità di scorgere anche riflessi tendenti al
giallo-verde nelle sue varietà più pure. Come tutti i tipi di miele,
tende naturalmente alla cristallizzazione, anche se per il tiglio essa è
un’operazione che avviene piuttosto lentamente. Una volta
cristallizzato, il miele di tiglio diventa color bianco-avorio. Al
gusto, restituisce un sapore fresco, dolce, aromatico e che ricorda le
erbe di montagna e la menta, pur conservando una certa intensità e persistenza.
Lo si può spesso trovare in varietà meno pure, con presenza al suo
interno di melata, castagno o addirittura ailanto, che ne modificano
colore e aroma.
Le proprietà del miele di tiglio
derivano dalle straordinarie caratteristiche della pianta dai cui fiori le api raccolgono il nettare. Oltre alla normale azione anti-infiammatoria, anti-batterica e anti-ossidante
che condivide con le altre tipologie di miele, quello di tiglio
presenta anche delle caratteristiche peculiari, che lo rendono un miele
molto versatile e apprezzato da molti. Svolge la funzione di un vero e
proprio anti-spasmodico, funzionando da calmante del
sistema nervoso, e viene spesso utilizzato come lenitivo per contrastare
gli stati ansiosi e i disturbi che ne derivano. È particolarmente
adatto a coloro che soffrono d’insonnia e ha anche proprietà anti-piretiche e aiuta a depurare il nostro organismo. Inoltre, è consigliato a chi soffre di problemi di digestione, cardiaci e circolatori,
favorendo la prevenzione di infarto e trombosi grazie alla presenza di
potassio e di vitamine come il beta-carotene, vitamina K, B ed E.
Consigli di assunzione
Come per tutte le altre tipologie di miele, è sempre consigliata l’assunzione di miele grezzo,
non sottoposto a nessun genere di lavorazione industriale o
adulterazione. Processi come la pastorizzazione privano il miele di
tutte le sue proprietà benefiche. Per questo motivo, è buona abitudine
scegliere un miele prodotto localmente, magari dall’apicoltore di
fiducia, la cui origine è sicura e controllata. Scegliere un prodotto di
qualità è il primo passo per poter davvero godere di tutti i benefici
che questo fantastico alimento ha da offrire.
Tra i tanti tipi di miele andiamo a conoscere il miele di timo che avrà le proprietà di base del miele con l’aggiunta di tutti le caratteristiche della pianta del timo, erba aromatica per eccellenza dai poteri benefici per il corpo.
Proprietà e benefici del miele di timo
La pianta del timo ha ottime proprietà balsamiche ed espettoranti che calmano la tosse e aiutano la guarigione delle malattie tipiche invernali.
I suoi principali principi attivi sono gli oli essenziali,
ottimi antisettici che combattono le malattie infettive nei diversi
apparati corporei; l’azione antisettica raggiunge infatti molti
distretti: a livello intestinale, nelle vie urinarie e persino in tutto l’apparato respiratorio il miele di timo aiuta a disinfettare, purificare e placare gli attacchi virali.
Gli oli essenziali presenti inoltre migliorano il nostro sistema immunitario e quindi stimolano la guarigione e fortificano il fisico combattendo la stanchezza.
L'attività balsamica ed espettorante del miele di timo quindi aiuta a lenire le infiammazioni nelle vie respiratorie e facilita la fuoriuscita del muco. Ottimo per calmare la tosse ed evitare l’irritazione della mucosa che spesso è provocata dai colpi repentini della tosse stizzosa.
Il miele di timo può essere utilizzato per le flatulenze e i gas intestinali oltre ad essere un eccellente vermifugo.
Caratteristiche del miele di timo
Il gusto del miele di timo è molto simile a quello di eucalipto forse perché condivide l’aromaticità degli oli essenziali che restano all’interno del miele stesso e gli donano un sapore particolarmente intenso.
Gli assaggiatori gli conferiscono le caratteristiche di un profumo forte, speziato, che ricorda il legno aromatico, il vin brulé e i chiodi di garofano.
La sua dolcezza è media con sapore aromatico che resta persistente nella bocca e che termina con un retrogusto balsamico.
Il suo colore è ambrato con una tendenza a diventare bruno e
solitamente con il tempo e l'abbassamento della temperatura il miele
solidifica; nel caso del miele di timo cristallizza in una grana fine a consistenza molto compatta, processo che avviene comunque abbastanza lentamente a causa del fruttosio.
Usare il timo per calmare la tosse: ecco come
Come utilizzare il miele di timo
In cucina il miele è sempre meglio utilizzarlo senza nessun tipo di
riscaldamento o cottura per non perderne le proprietà salutari.
Viene solitamente aggiunto alle tisane e alle bevande calde
appena sono arrivate a temperatura adeguata per essere sorseggiate. Un
cucchiaio a tazza è sufficiente per donare i sui benefici.
Il miele inoltre può diventare un ingrediente per una merenda sana e veloce,
spalmato sul pane nero o integrale ben tostato e accompagnato volendo a
fette di frutta, come le classiche pere autunnali che si sposano
perfettamente con l’aromaticità di questo miele.
Una buona macedonia di frutta di stagione con un
filo di miele di timo e qualche seme di frutta secca come nocciole,
noci, anacardi e pinoli, può essere un altro ottimo spuntino adatto
anche ai bambini in fase di sviluppo.
Il miele di castagno: le sue caratteristiche e le sue proprietà
Uno dei mieli più conosciuti e apprezzati è sicuramente il miele
di castagno. Questa prelibatezza è spesso usata in cucina e molto
diffusa sulle nostre tavole. Ha, tuttavia, un sapore molto particolare e deciso e questo non viene sempre apprezzato dai palati più delicati. Il miele di castagno è però ricco di proprietà benefiche che lo rendono un vero e proprio toccasana per la nostra salute.
Il castagno
Come ci suggerisce il nome, questo miele viene prodotto a partire dal
nettare dei fiori della pianta del castagno. Quest’ultimo è un albero
la cui altezza varia dai 10 ai 30 metri, molto longevo, i cui fiori
sbocciano nel mese di giugno-luglio.
È molto diffuso nel Portogallo e nella Spagna del nord, in Francia,
in Italia lungo l’arco alpino e appenninico, in alcune zone dei Balcani,
in Grecia e nella Turchia settentrionale, costeggiando tutto il Mar
Nero ed estendendosi fino alla regione del Caucaso. Presenza molto
importante nell’Europa meridionale, fin dall’antichità ha ricoperto un
ruolo centrale per gli abitanti di quei territori, che lo sfruttavano
sia per il legname sia per il suo semi (sì, hai capito bene, la castagna
è un seme!), da cui si ricava una farina che per molto tempo è stata
una preziosa fonte di sostentamento per le popolazioni rurali.
Ad oggi, non ricopre più un ruolo economico di così grande importanza, ma rimane comunque una risorsa molto preziosa.
Caratteristiche del miele di castagno
Dai fiori di questa pianta, le api ricavano un miele molto speciale.
Il miele di castagno è uno dei mieli più scuri, il cui colore è un marrone molto intenso, che a volte risulta tendente al nero. L’odore viene spesso descritto come acre, pungente, molto deciso e molto forte. Il gusto rispecchia il suo profumo e viene spesso definito amarognolo e incisivo.
La dolcezza, quindi, non è proprio il suo tratto distintivo: per questo
motivo può non essere indicato come dolcificante di cibi e bevande,
anche se molto più spesso viene ricercato proprio per questa sua
caratteristica. Come ogni tipologia di miele, in base all’annata e al
luogo di provenienza può presentare aspetti più o meno peculiari.
È naturalmente un miele piuttosto liquido, che difficilmente cristallizza.
Questo è dovuto alla maggior presenza di fruttosio rispetto al
glucosio. In caso di cristallizzazione, questa si verifica lentamente e
in maniera non sempre omogenea.
I benefici del miele di castagno
Grazie alla presenza di flavonoidi e polifenoli, è un alimento dagli interessanti effetti antiossidanti.
Come avevamo visto parlando degli svariati benefici che derivano da un
consumo costante del miele (ti sei perso questo articolo? leggi qui!),
più un miele è scuro, più la sua azione antiossidante è considerevole.
Per questo motivo è molto utile per combattere gli effetti negativi che i
radicali liberi hanno sul nostro organismo.
Inoltre, è molto ricco di sali minerali, come potassio, ferro, calcio, magnesio, sodio e manganese. Vanta anche una buona concentrazione di polline, fonte di proteine,
grazie al quale si presenta come un miele molto nutriente. Per questo
motivo, è un’utilissima fonte di energia per sportivi, bambini, anziani e
per chi è in uno stato di convalescenza.
Proprietà comune a tutti i tipi di miele, anche il miele di castagno è un potente anti-infiammatorio e anti-batterico.
Secondo alcuni studi, aiuta a contrastare batteri come lo
Stafilococco aureo e l’Escherichia coli. La sua assunzione viene anche
consigliata per trattare le ulcere poiché ne velocizza la guarigione e ostacola l’insorgere di infezioni. È anche utilizzato in caso di infezioni respiratorie, tosse, mal di gola e raffreddamenti. Grazie alle sue virtù antispasmodiche, è consigliato per lenire i dolori mestruali.
Il miele di eucalipto: caratteristiche, benefici e utilizzo
Il miele di eucalipto è una delle tante prelibatezze che vengono
prodotte nel nostro paese e uno dei mieli più pregiati e ricercati.
Presenta numerose proprietà, soprattutto legate al benessere delle vie
respiratorie.
L’eucalipto
Come suggerisce il nome, questo miele viene prodotto dalle api che
suggono il nettare dai fiori dell’omonima pianta. L’eucalipto è una pianta arborea sempreverde,
originaria dell’Oceania e delle Filippine. Fu studiata e osservata per
la prima volta da un botanico francese nel ‘700, il quale è responsabile
anche del nome ad essa attribuito.
Eucalipto, infatti, deriva dal greco e significa “bene nascosto“.
Il riferimento non è chiaramente alla pianta, quanto al suo fiore. Il
fiore, infatti, rimane completamente nascosto dai petali fino al momento
della fioritura. In Italia venne introdotto verso la fine del ‘700.
Venne ampiamente utilizzato nelle zone dell’Agro Romano in quanto era
credenza comune che il profumo delle sue foglie potesse bonificare
l’aria e contrastare la diffusione della malaria. In realtà, il suo
contributo era legato all’assorbimento delle numerose acque stagnanti in
cui si riproducevano le zanzare, vettori della malattia.
È una pianta molto diffusa lungo tutto il litorale tirrenico e in Sicilia e Sardegna,
dove da solo contribuisce alla produzione del 50% del miele di tutta
l’isola. Dalle sue foglie si produce un olio essenziale che ha spiccate
proprietà calmanti per la tosse, antisettiche, balsamiche e
antiparassitarie.
Il periodo di fioritura è compreso tra il mese di luglio e agosto e dai suoi fiori le api producono in miele molto particolare e caratteristico.
Caratteristiche del miele di eucalipto
Il miele di eucalipto ha una colorazione ambrata e una consistenza piuttosto compatta e densa. Tende a cristallizzare rapidamente,
nell’arco di qualche mese, presentandosi in cristalli medi o fini. Una
volta cristallizzato, il suo colore vira al beige-grigiastro.
Il sapore viene spesso descritto come persistente, forte, intenso, particolarmente balsamico e non eccessivamente dolce. All’olfatto ricorda l’odore di funghi secchi o di dado da brodo, mentre al gusto risulta paragonabile alle caramelle alla liquirizia e al malto.
Proprietà benefiche del miele di eucalipto
Il miele di eucalipto è molto ricco di antiossidanti, soprattutto flavonoidi.
Essi sono estremamente utili per prevenire fenomeni infiammatori e
degenerativi e per combattere i radicali liberi. Risulta quindi un
alimento utile a contrastare l’invecchiamento cellulare. Alcuni studi
hanno dimostrato che il miele di eucalipto prodotto in Italia, Spagna e
Grecia risulta essere molto più ricco di flavonoidi in virtù della
presenza, nel miele, anche di propoli raccolta dai medesimi alberi. Il
miele di eucalipto presenta, così come il miele in generale, numerose proprietà antibatteriche e antisettiche.
Contro mal di gola e raffreddori
Viene largamente impiegato per contrastare i mali stagionali,
quali raffreddori e mal di gola. Può anche essere un valido alleato
contro tosse e catarro, esercitando un’azione fluidificante e
mucolitica. Per poterne aumentare l’efficacia, spesso si assume il miele
di eucalipto in associazione con qualche goccia dell’omonimo olio essenziale,
la cui efficacia contro batteri e virus è stata provata da diversi
studi. Al miele di eucalipto vengono inoltre attribuite proprietà
antipiretiche, oltre a essere indicato a chi ha problemi di stitichezza e
legati all’apparato urinario.
Il miele di eucalipto in cucina
Il miele di eucalipto viene però anche largamente utilizzato in cucina. Sicuramente interessanti sono gli abbinamenti con i formaggi stagionati,
tipo grana e parmigiano, ma anche con formaggi freschi e magri, come il
primo sale. Viene anche consigliato il suo consumo in associazione allo
yogurt magro o in accompagnamento a primi e secondi piatti a base di pesce e verdure. Il miele di eucalipto viene spesso impiegato anche per la realizzazione di salse agrodolci di accompagnamento. Infine, si consiglia il consumo sciolto in tisane e tè
dal gusto forte, soprattutto quelle a base di zenzero e cannella.
Questo accostamento risulta particolarmente indicato nei mesi più freddi
dell’anno, per contrastare i comuni malanni da raffreddamento.